La buona novella: Difference between revisions

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(Created page with "{{Album |titolo = La buona novella |titoloalfa = Buona novella, La |artista = Fabrizio De André |tipo album = Studio |giornomese = 1º novembre |anno = 1970 |durata = 35:21...")
 
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{{Album
{{Infobox album
|titolo = La buona novella
| name      = La buona novella
|titoloalfa = Buona novella, La
| type      = Studio album
|artista = Fabrizio De André
| artist    = [[Fabrizio De André]]
|tipo album = Studio
| cover      = Fabrizio De André - La buona novella 1970.png
|giornomese = 1º novembre
| alt        =
|anno = 1970  
| released  = November 1970
|durata = 35:21
| recorded  = 1970
|numero di dischi = 1
| venue      =
|numero di tracce = 10
| studio    =
|genere = Musica d'autore
| genre      = [[Folk music|Folk]]
|genere2 = Concept album
| length    = 35:27
|etichetta = [[wikipedia:it:Produttori Associati|Produttori Associati]]
| language  = [[w:Italian language|Italian]], [[w:Latin language|Latin]]
|produttore = [[wikipedia:it:Roberto Dané|Roberto Dané]]
| label      = [[w:Produttori Associati|Produttori Associati]]
|arrangiamenti = [[wikipedia:it:Gian Piero Reverberi|Gian Piero Reverberi]]<ref name="Bertoncelli">{{Cita libro|titolo = Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André|autore = [[wikipedia:it:Riccardo Bertoncelli|Riccardo Bertoncelli]]|editore = [[wikipedia:it:Giunti Editore|Giunti]]|anno = 2003|capitolo = Intervista a Gian Piero Reverberi|p = 71|ISBN = 978-88-0902-853-1}}</ref>
| producer  = Roberto Dané
|registrato = [[wikipedia:it:Milano|Milano]]
| prev_title = [[w:Volume 3 (Fabrizio De André album)|Vol. 3°]]
|note = È stato rimasterizzato e ristampato nel 2002.
| prev_year  = 1968
|numero dischi d'oro ITA 2 = {{Certificazione disco|ITA|oro|singolo|25000+|{{FIMI|6989|accesso = 2 maggio 2017}}}}
| next_title = [[w:Non al denaro non all'amore né al cielo|Non al denaro non all'amore né al cielo]]
|precedente = [[wikipedia:it:Nuvole barocche|Nuvole barocche]]
| next_year  = 1971
|anno precedente = 1969
| misc      = {{Extra album cover
|successivo = [[wikipedia:it:Non al denaro non all'amore né al cielo|Non al denaro non all'amore né al cielo]]
| header  = Alternative cover
|anno successivo = 1971
| type    = studio
| cover  = Fabrizio De André - La buona novella 1970 alt cover.jpg
| border  =
| alt    =
| caption = Alternative cover of the original release
}}
}}
'''''La buona novella''''' è il quarto album d'inediti del [[wikipedia:it:cantautore|cantautore]] [[wikipedia:it:italia|italiano]] [[wikipedia:it:Fabrizio De André|Fabrizio De André]]. Si tratta di un ''[[wikipedia:it:concept album|concept album]]'' tratto dalla lettura di alcuni [[wikipedia:it:Vangeli apocrifi|Vangeli apocrifi]] (in particolare, come riportato nelle note di copertina, dal [[wikipedia:it:Protovangelo di Giacomo|Protovangelo di Giacomo]] e dal [[wikipedia:it:Vangelo arabo dell'infanzia|Vangelo arabo dell'infanzia]]), pubblicato nell'autunno del [[wikipedia:it:1970|1970]]. Seguendo le caratteristiche degli Apocrifi, in questo album la narrazione della ''buona novella'' sottolinea l'aspetto più umano e meno spirituale assunto da alcune tradizionali figure bibliche (ad esempio, [[wikipedia:it:San Giuseppe|Giuseppe]]) e presta maggiore attenzione a figure minori della [[wikipedia:it:Bibbia|Bibbia]], che qui invece diventano protagonisti (ad esempio, Tito e Dimaco, i ladroni crocefissi insieme a [[wikipedia:it:Gesù|Gesù]], chiamati anche [[w:it:Disma|Disma]] e [[w:it:Gesta|Gesta]] dal [[w:it:Vangelo di Nicodemo|Vangelo di Nicodemo]], un [[w:it:apocrifo|apocrifo]] del sec. IV d.C.).
}}
{{Album ratings
| rev1      = [[Allmusic]]
| rev1Score = {{Rating|4.5|5}}{{cn|date=September 2016}}}}


Fabrizio racconta la sua ispirazione per questo album durante un concerto al [[w:it:Teatro Brancaccio|Teatro Brancaccio]]:
'''''La buona novella''''' [i.e. [[w:The Gospel|The Good News]]] is the name of the fourth [[w:studio album|studio album]] by [[w:Italy|Italian]] [[w:singer/songwriter|singer-songwriter]] [[Fabrizio De André]], released in [[w:1970 in music|1970]]. Its plot revolves around the [[w:New Testament apocrypha|New Testament apocrypha]], particularly the [[w:Gospel of James|Gospel of James]] and the [[w:Syriac Infancy Gospel|Syriac Infancy Gospel]](as can be seen in the cover notes).


{{Citazione|Quando scrissi "'''La buona novella'''" era il 1969. Si era quindi in piena lotta studentesca e le persone meno attente - che sono poi sempre la maggioranza di noi - compagni, amici, coetanei, considerarono quel disco come anacronistico. Mi dicevano: "Ma come? Noi andiamo a lottare nelle università e fuori dalle università contro abusi e soprusi e tu invece ci vieni a raccontare la storia - che peraltro già conosciamo - della predicazione di Gesù Cristo." Non avevano capito che in effetti La Buona Novella voleva essere un'allegoria - era una allegoria - che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del '68 e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico sociale direi molto simili, che un signore 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell'autorità, in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universali. Si chiamava Gesù di Nazaret e secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Non ho voluto inoltrarmi in percorsi, in sentieri, per me difficilmente percorribili, come la metafisica o addirittura la teologia, prima di tutto perché non ci capisco niente; in secondo luogo perché ho sempre pensato che se Dio non esistesse bisognerebbe inventarselo. Il che è esattamente quello che ha fatto l'uomo da quando ha messo i piedi sulla terra. Ho quindi preso spunto dagli evangelisti cosiddetti apocrifi. Apocrifo vuol dire falso, in effetti era gente vissuta: era viva, in carne ed ossa. Solo che la Chiesa mal sopportava, fino a qualche secolo fa, che fossero altre persone non di confessione cristiana ad occuparsi, appunto, di Gesù. Si tratta di scrittori, di storici, arabi, armeni, bizantini, greci, che nell'accostarsi all'argomento, nel parlare della figura di Gesù di Nazaret, lo hanno fatto direi addirittura con deferenza, con grande rispetto. Tant'è vero che ancora oggi proprio il mondo dell'Islam continua a considerare, subito dopo Maometto, e prima ancora di Abramo, Gesù di Nazaret il più grande profeta mai esistito. Laddove invece il mondo cattolico continua a considerare Maometto qualcosa di meno di un cialtrone. E questo direi che è un punto che va a favore dell'Islam. L'Islam quello serio, non facciamoci delle idee sbagliate.|Dal concerto al teatro Brancaccio, 14 febbraio 1998}}
Following the style of Apocryphal literature, the narration in the album focuses more on the human and less on the spiritual aspects of some of the traditional biblical personages (such as [[wikipedia:Saint Joseph|Saint Joseph]]), and gives more consideration to minor personages of the [[wikipedia:Bible|Bible]], who become the protagonists (for example, [[w:Penitent thief|Titus]] and [[w:Impenitent thief|Dumachus]], the thieves crucified alongside [[wikipedia:Jesus|Jesus]] (in other apocrypha such as the [[w:Gospel of Nicodemus|Gospel of Nicodemus]], an apocryphal gospel of the the 4th century A.D., the thieves names are '''Dismas''' and '''Gesta''').
 
Fabrizio explained the inspiration for this album during a concert in the [[w:Teatro Brancaccio|Brancaccio Theatre]]:
 
{{Quote|Quando scrissi "'''La buona novella'''" era il 1969. Si era quindi in piena lotta studentesca e le persone meno attente - che sono poi sempre la maggioranza di noi - compagni, amici, coetanei, considerarono quel disco come anacronistico. Mi dicevano: "Ma come? Noi andiamo a lottare nelle università e fuori dalle università contro abusi e soprusi e tu invece ci vieni a raccontare la storia - che peraltro già conosciamo - della predicazione di Gesù Cristo." Non avevano capito che in effetti La Buona Novella voleva essere un'allegoria - era una allegoria - che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del '68 e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico sociale direi molto simili, che un signore 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell'autorità, in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universali. Si chiamava Gesù di Nazaret e secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Non ho voluto inoltrarmi in percorsi, in sentieri, per me difficilmente percorribili, come la metafisica o addirittura la teologia, prima di tutto perché non ci capisco niente; in secondo luogo perché ho sempre pensato che se Dio non esistesse bisognerebbe inventarselo. Il che è esattamente quello che ha fatto l'uomo da quando ha messo i piedi sulla terra. Ho quindi preso spunto dagli evangelisti cosiddetti apocrifi. Apocrifo vuol dire falso, in effetti era gente vissuta: era viva, in carne ed ossa. Solo che la Chiesa mal sopportava, fino a qualche secolo fa, che fossero altre persone non di confessione cristiana ad occuparsi, appunto, di Gesù. Si tratta di scrittori, di storici, arabi, armeni, bizantini, greci, che nell'accostarsi all'argomento, nel parlare della figura di Gesù di Nazaret, lo hanno fatto direi addirittura con deferenza, con grande rispetto. Tant'è vero che ancora oggi proprio il mondo dell'Islam continua a considerare, subito dopo Maometto, e prima ancora di Abramo, Gesù di Nazaret il più grande profeta mai esistito. Laddove invece il mondo cattolico continua a considerare Maometto qualcosa di meno di un cialtrone. E questo direi che è un punto che va a favore dell'Islam. L'Islam quello serio, non facciamoci delle idee sbagliate.|Fabrizio de André|Concert in the Brancaccio Theatre ''(February 14th 1998)''}}


== Contenuto ==
== Contenuto ==
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L'opera termina con una sorta di canto liturgico (''Laudate hominem'') che incita a lodare l'uomo, e non in quanto figlio di un dio, ma in quanto figlio di un altro uomo, quindi fratello.
L'opera termina con una sorta di canto liturgico (''Laudate hominem'') che incita a lodare l'uomo, e non in quanto figlio di un dio, ma in quanto figlio di un altro uomo, quindi fratello.
== Tracks ==
*All lyrics written by Fabrizio De André.
*All songs composed and arranged by Fabrizio De André and [[w:Gian Piero Reverberi|Gian Piero Reverberi]], except where noted.
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| all_writing    = [[Fabrizio De André]], except where noted
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| title2          = L'infanzia di Maria
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| title3          = Il ritorno di Giuseppe
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| title6          = Maria nella bottega del falegname
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